Lavanderie a secco, self service e industriali: quali sono le differenze?

Va bene dire lavanderia, ma di che tipo?

Esistono sul mercato differenti tipologie: a secco, self service e industriali; scopriamone le caratteristiche e le differenze.

 

Lavanderia a secco

 

La lavanderia a secco è il tipo di lavanderia tradizionale per eccellenza. Il curioso nome deriva dal fatto che durante il lavaggio non viene utilizzata acqua, bensì solventi organici industriali come idrocarburi o percloroetilene oppure solventi a basso impatto ambientale. Le lavanderie a secco si occupano della pulitura, smacchiatura e dello stiraggio di capi particolarmente ostici come quelli fatti in lana, che occupano quindi più spazio e tendono a infeltrirsi. Un’altra tipologia di capi d’abbigliamento che è possibile affidare alle lavanderie a secco sono gli abiti realizzati con tessuti di pregio.

 

Lavanderia self service

 

La lavanderia self service è una di quelle attività che non necessita del continuo intervento o presenza del dipendente. La ragione è semplice: sono i clienti a provvedere al lavaggio dei loro vestiti tramite le cosiddette lavatrici automatiche o a gettoni. Ciò apporta diversi vantaggi ai titolari di questa lavanderia: in primo luogo vi è un considerevole risparmio per quanto riguarda la retribuzione del dipendente. In secondo luogo tale tipologia di lavanderia non richiede la presenza di un magazzino in loco adibito alla sistemazione dei capi che dovranno poi essere asciugati e stirati.

 

Lavanderie industriali

 

Le lavanderie industriali sono lavanderie più grandi che non si rivolgono al singolo, bensì a catene. Qualche esempio? Industrie o catene alberghiere. Le dimensioni maggiori dell’attività prevedono l’utilizzo di reparti conteggio adibiti appunto a contare e a pesare i capi asciutti e stirati. Questi vengono poi messi in dei grandi sacchi e spediti al cliente di riferimento.